Sono già 135 i pedoni morti sulle strade soltanto nei primi quattro mesi del 2023. L’Asaps riporta il peggioramento.
Rispetto all’anno scorso sono in aumento i pedoni morti sulle strade italiane. Nei primi quattro mesi di questo 2023 sono già 135 coloro che sono rimaste vittime dei pirati della strada. Lo riporta l’Osservatorio Pedoni dell’Asaps, l’Associazione sostenitori Polstrada. Questi dati non tengono conto però dei gravi feriti che spesso muoiono in ospedale a mesi di distanza. Il quadro, quindi, è ancora più nero.
Istat infatti considera solo i decessi nei primi trenta giorni dal sinistro. In questo stesso periodo nel 2021 furono 124 i pedoni morti sulle strade ma, come ricorda l’Asaps, “eravamo in periodo di restrizioni alla mobilità dovute alla pandemia“. Nel 2022 i decessi tra gli utenti più vulnerabili sono stati 111, un numero nettamente inferiore a quello odierno, a dimostrazione che la situazione è in peggioramento. Nel 2019, i pedoni uccisi sulle strade nel primo quadrimestre erano stati 192.
Dove si registrano più vittime
Il problema maggiore si verifica nei centri urbani e centri abitati. Nonostante in questo caso sia prevista la riduzione di otto punti dalla patente in caso di mancata precedenza ai pedoni da parte degli automobilisti, molti pedoni sono stati investiti sulle strisce pedonali e molti addirittura sui marciapiedi.
La regione che registra il maggior numero di vittime è nel Lazio dove ci sono stati 30 decessi di cui 16 solo a Roma. Seguono Emilia-Romagna con 16 vittime, Lombardia con 15 e Campania con 13. Suddivisi per mese, sono stati 51 i decessi a gennaio, 36 a febbraio, 31 a marzo e 17 in aprile, che ha avuto un trend migliore rispetto ai tre mesi precedenti. Nel complesso sono deceduti 92 uomini e 43 donne. Dal report Asaps gli anziani risultano i più indifesi (ben 60 pedoni avevano più di 65 anni), sette avevano invece meno di 18 anni.